Blow Up Rock e altre contaminazioni – giugno 2003
MATILDA – Algae (CD memorywaves) (12t-52:03)
[Recensione con “MANTRATURBATO – Gli spiriti del dopocena”]

Due ottime autoproduzioni underground italiane all’insegna della psichedelica e della libertà espressiva. I MATILDA sembrano di primo acchitto bravi ma un po convenzionali, con iniziali rimandi al pop degli ultimi Afterhours (Assente) a volte appena più violenti (Dimensione parallela). Ma altrove affiora un groove particolare, come nell’eccellente Neroblio, o nella chitarrina funky che fa la sua comparsa in Divoratore, ed è proprio questo uso delle progressioni, come nella conclusiva Disarmonia, che mostra una certa originalità. Altrove c’è anche qualche affascinante nenia psichedelica, come in Ogni cosa ha il suo tempo, o il mantra floydiano di Lullaby, che fanno la loro figura; per contro, pezzi come Dolce amica o Nebbia: la mia invenzione appaiono decisamente immaturi. Ma le premesse per un buon futuro ci sono tutte. (7)
Bizarre