Fuori dal Mucchio – Il Mucchio Selvaggio n°553 - novembre ‘03
MATILDA. – Algae – Memorywaves

Due i soli protagonisti dietro la sigla Matilda. (sì, proprio con il punto finale): Stefano Corazza si preoccupa di chitarre e strumenti vari e di scrivere quasi tutte le musiche, mentre Alessio Andrian è il cantante e l’autore dei testi. A entrambi vanno i meriti di aver curato la grafica del libretto e la promozione e di aver messo in piedi l’etichetta Memorywaves. Alla faccia di tutti quei gruppetti che si piangono addosso e vorrebbero spazio e notorietà senza il minimo sforzo.
Il duo friulano, che si è guadagnato la stima di buona parte della critica e di molte radio, propone un indie rock che potrebbe ricordare la new wave degli anni 80 dal punto di vista ritmico, ma che a livello di melodie appare più vicino a certe realtà moderne (e cito radiohead solo per comodità). Dodici brani che passeggiano su velluti quasi radiofonici (“Assente” e “Dolce Amica”), ma che vantano anche sonorità apocalittiche che mi hanno ricordato – in “Dimensione Parallela” e “Neroblio”, per esempio – gli Swans di Michael Gira, mentre in uno scorrere di melodie quasi aritmetico sorprende lo sviluppo atipico di “Lullaby”, sorta di post-rock psichedelico che cita inevitabilmente gli ultimi Mogwai. Insomma un calderone di influenze dove il comune denominatore è la buona musica, libera da vincoli, che dal vivo – con una formazione allargata a sei musicisti – diventa il viatico per improvvisazioni dove forse sono nati i cinquanta minuti di musica inedita che la band dice di avere già pronti in un cassetto. Arrivano da Pordenone, un tempo terra fertile ed innovativa per la scena del nuovo rock italiano.
Buon sangue non mente.
Gianni Della Cioppa