NTWK – Hotel Gorillo – aprile 2003
MATILDA – Algae (memorywaves)
[Recensione liberamente riadattata nella sintassi e nell’ordinamento dei concetti espressi, Nota del “Riadattatore”]

I Matilda sono un duo e fanno pressocchè tutto: musica, testi, foto, artwork. E questo non va bene perché si è perso di vista il progetto musicale nel suo complesso. I Matilda fanno indie-rock italiano ma secondo me non è vero. Voi prendete invece gli Afterhours di “Milano – circonvallazione esterna” e poi immaginatevi i Ministry (posseduti dallo spirito dei Kings of Convenience, oppure i Marlene Kuntz che si spacciano per gli stessi KoC. Disorientati? In effetti il disco è disorientante. Il disco è disorientante perché alterna intuizioni molto buone a tonfi micidiali. Io fossi nei Matilda mi concentrerei solo sulla musica (bene) e sui suoni (ancora un po’ insicuri). Chiamare qualcun altro/a a cantare e scrivere i pezzi (facendo magari dei featuring pezzo per pezzo). Eviterei opening come “Preferisco l’Autodistruzione all’Impotenza” (Tratto da Assente, prima traccia del CD, Nota del “Riadattatore”. ) con voce lagnosa da pessimismo cosmico. Userei più auto-ironia perché a mio parere si va oltre le righe (Citazione dell’intero testo de Il divoratore, N.d.“R”.). Affiderei l’artwork del libretto ad altri. Poi alla fine mi riascolterei il disco e sfronderei, toglierei, taglierei. In definitiva: una band che ha tutte le potenzialità per diventare un’ottima realtà in futuro, se cerca la collaborazione con altri artisti e se si apre ad un pubblico esterno per testare le proprie composizioni.
Andrea Rodriguez